Implantologia

A questa fase segue il periodo di guarigione dove avviene la osteointegrazione vera e propria. Questa fase può variare da 3 a 6 mesi in condizioni normali. Al termine di questa fase è necessario un secondo intervento per scoprire gli impianti fino a quel momento sommersi e posizionare la vite di guargione.
Una volta guarita la gengiva intorno all'impianto è possibile per il collega protesista prendere impronte e trattare gli impianti analogamente a radici dentarie. La fase protesica si conclude con la inserzione dei manufatti protesici indicati per quel tipo di paziente.

Che successo hanno e quanto possono durare?
Studi longitudinali di oltre 20 anni, effettuati in Svezia e negli Stati Uniti, hanno dimostrato che gli impianti possono essere considerati una terapia di grande successo avendo una sopravvivenza compresa tra l'85 ed il 93%. Questo dato è ancora più significativo se viene paragonato a qualsiasi altra terapia odontoiatrica che mediamente non riesce a raggiungere una tale affidabilità. Sfortunatamente però, anche se in numero limitato, esistono i fallimenti degli impianti. Il fallimento avviene in una piccola percentuale di casi che varia a seconda della sede anatomica e del paziente. Le cause che portano al fallimento degli impianti sono diverse e possono essere sintetizzate in due grandi categorie: fallimenti chirurgici o precoci e fallimenti tardivi. Le cause dei fallimenti chirurgici possono essere rappresentate da un eccessivo trauma chirurgico, una infezione precoce del sito impiantare, la presenza di condizioni anatomiche sfavorevoli (scarsa qualità e quantità di osso) e alcune abitudini del paziente come il fumo di sigaretta, il consumo di alcool o di droghe. I fallimenti tardivi possono essere causati da sovraccarico occlusale, sviluppo di infezioni croniche simili alla parodontopatia e dette peri-implantiti, inadeguato mantenimento igienico da parte del paziente e condizioni anatomiche sfavorevoli come scarsa qualità delle ossa alveolari.

Cosa succede se fallisce un impianto?
Spesso un impianto che fallisce precocemente può essere rimpiazzato con un altro impianto di dimensioni maggiori. Se l'impianto fallisce tardivamente invece, il tipo di protesi che esso sorregge detterà le condizioni di trattamento. E' possibile, infatti, che nonostante il fallimento di alcuni impianti il manufatto protesico sia stabile e perfettamente funzionante.

Chi può usufruire degli impianti?
Non tutti i pazienti possono essere candidati agli impianti. Fortunatamente le moderni tecniche chirurgiche di rigenerazione ossea hanno drasticamente ridotto il numero di coloro che non possono ricevere impianti osteointegrati. Fattori che rappresentano controindicazioni a questo trattamento sono malattie sistemiche come il diabete scompensato, malattie cardiovascolari importanti, malattie del sangue e della coagulazione, osteoporosi grave, fumo di sigaretta in forte quantità. Particolarmente il fumo di sigaretta da solo è in grado di raddoppiare il numero dei fallimenti. Inoltre pazienti con una sc arsa predisposizione alla igiene orale domiciliare o poco motivati non possono essere considerati buoni candidati a questa forma di riabilitazione.

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